Se da una parte il progetto Horizon 2020 (ideato per finanziare progetti universitari in Europa nda) ha finanziato l’università sionista di Tel Aviv Technion per 1,28 miliardi di euro con i soldi pubblici progettando veicoli senza piloti per la demolizioni delle case palestinesi sotto occupazione, dall’altra parte l’agenzia Frontex (agenzia europea per la “gestione” delle frontiere specialmente marittime nda) in collaborazione con le industrie belliche israeliane AIA ed Elbit Systems ha versato 100 milioni di euro circa, per l’acquisto di droni di sorveglianza (modello Hermes 900, proprio il modello che bombarda il territorio palestinese nda) per rimpiazzare le navi nel Mediterraneo.
Non solamente. Si viene a sapere del finanziamento diretto per scopi di “ricerca” mascherati come “civili” ma di natura totalmente bellica (come droni che volano nelle ceneri di vulcani o software per la gestione di porti e merci con droni e macchine automatizzate nda), per un totale di 5 milioni di euro di soldi pubblici europei, verso le tre aziende Elbit Systems, AIA e Rafael.
Un progetto universitario, ci dicevano. Quello per “esaltare le eccellenze europee”. Ci vedo solo uno dei tantissimi piani internazionali coloniali con l’utilizzo di risorse pubbliche per mantenere degli asset strategici di occupazione in determinate aree del mondo. Tanto di più e poco di meno, mi verrebbe da dire.
Il ministro Tajani, incalzato da un giornalista di Rai 3 attraverso la trasmissione Report, chiedendo maggiori informazioni su questa “strana mossa commerciale bellica italiana ed europea” dichiara esplicitamente: “Israele non ha compiuto crimini di guerra”. Eppure un report del ONU datato 10 Ottobre 2024 cita testualmente: “Israele ha perpetrato una politica concertata per distruggere il sistema sanitario di Gaza come parte di un’aggressione più ampia su Gaza, commettendo crimini di guerra e il crimine contro l’umanità dello sterminio con attacchi incessanti e deliberati” (Fonte e report completo qui).
Chi ingrassa a suon di capitali, chi massacrando la popolazione e le strutture di primo soccorso, chi giocando in qualche laboratorio di ricerca con un nuovo giocattolino di morte la risposta per i soliti noti è: “Tranqua. È solo un progetto universitario”.
Il nostro famoso know-how. Le nostre famose eccellenze. Il nostro famoso made in Italy. E anche oggi, l’umanità finisce qui.
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