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Tremate le streghe son tornate

Tremate le streghe son tornate! Non si può in alcun modo tollerare una situazione relativa alle violenze di genere e femminicidi come quella presente in Italia. I dati, presentati pochissimi giorni fa dal Ministero degli Interni, richiamano ad un quadro delineato in una stagnazione dei casi, in alcuni casi anche in un peggioramento, definendo così questa situazione come cronica e sistemica nel paese Italia. Più della metà delle singolarità femminili decedute in maniera violenta nel 2023, sono state uccide dal ex-partner o ex-marito e sempre la metà dei casi avviene in quello che viene definito “ambito familiare”. Altra analisi che va posta è quella sulla “sensazione” che ha la popolazione italiana nei confronti dei femminicidi: Secondo la fonte Quorum/YouTrend per Sky TG24, il 46% delle persone intervistate sarebbero d’accordo con la distinzione legale rispetto all’omicidio, mentre il 48% no. Emergono anche differenze regionali rilevanti: i residenti del Nord sono prevalentemente in disaccordo (39-54%), mentre quelli del Centro tendono a essere più d’accordo (52-41%).

Emergono anche differenze a seconda dell’inclinazione politica popolare. Mentre gli elettori, elettrici di “centro-sinistra” propongono “l’educazione di genere” e “l’educazione sessuale” come antidoto, gli elettori, elettrici di “centro-destra” credono che l’inasprimento delle pene possa essere un deterrente fondamentale. Se dalla “solita parte”, notiamo come spesso succede che la soluzione definitiva sia sempre “gabbia e manganello”, dall’altra parte troviamo il classico “asso piglia-tutto” lanciando la palla in tribuna parlando di educazione nelle scuole.

Proprio quelle scuole, senza docenti, senza assistenza, senza una vera visione di cura collettiva. Proprio quelle scuole che allontanano singolarità non binarie dalle cattedre perché “non decorose”. Proprio quelle strade ormai piene di sceriffi e con le galere di Stato pienissime di singolarità parcheggiate nel silenzio più assoluto.

La strada è sradicare il patriarcato di Stato e clericale che sta alla base di una tossicità generazionale che riverbera da anni ed anni. La strada è triplicare, se non quintuplicare, i presidi di cura collettiva sul territorio per avere una presenza costante e ben finanziata. La strada è, sicuramente l’educazione, ma posta come visione di un mondo nuovo ed inclusivo e non certamente con le cartoline del “Esplorando il Corpo Umano“.

In un paese che piglia centinaia di migliaia di copie in un mese di un libro “scritto” da un misogino, tutto testosterone e pallottole quando il dato è che 6 italian* su 4 non leggono libri, fa salire un brivido lungo la schiena. Il pensiero unico, il loro. In libreria, sugli scafali degli autogrill.

E di fronte a questa distorsione della narrazione e della realtà sociale, le streghe son tornate. Siamo tornat* con rabbia. Siamo tornat* per restare. Siamo tornat* per aver cura di chi cura non ne ha.

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