Se questa è tregua: Israele bombarda Gaza, ancora.

Se questa è tregua: Israele ritorna a massacrare la popolazione della Striscia di Gaza. Più di 400 morti di cui 150 sono bambini e bambine. Se questa è tregua: la compartecipazione degli Stati Uniti al genocidio con la nota ufficiale del portavoce di Trump Karoline Leavitt “l’amministrazione Trump e la Casa Bianca sono stati consultati dagli israeliani sugli attacchi a Gaza della scorsa notte”. Se questa è tregua: ribaltare la realtà dei tragici fatti. Infatti per i sionisti e secondo Netanyahu “la colpa è solo di Hamas se son morti così tanti civili” e quindi piovono ordigni e bombe targate made in N.A.T.O.. E come si può pensare ad un tentativo di pacificazione dell’area quando lo stesso boia citando una fonte governativa israeliana spiega come “d’ora in avanti i negoziati avverranno solo sotto il fuoco”. Insomma, una condizione di dialogo con una pistola puntata in faccia.

A chi aveva urlato di gioia credendo a quella fittizia tregua di qualche tempo fa dovrebbe, al posto di criticare “chi non ci sta” dall’alto delle loro cattedre di pensiero, porsi la domanda di quanto ancora può reggere questa ininterrotta bugia mass mediatica di una tregua che sa di trappola genocida: le vittime, più di 400 e di cui circa 150 bambini e bambine, non sono eserciti, soldati o mercenari ma popolazione civile che era appena rientrata nella Striscia di Gaza fra macerie ed infrastrutture polverizzate.

Inutile mentire caro democratico popolare: se questa è tregua, il genocidio non si fermerà.

Fonte Fanpage