Quella notte a Milano, piovvero uova sulla borghesia.

Il 07 Dicembre 1968, quella notte a #Milano, piovvero uova marce sulla borghesia, sui cappotti e sulle pellicce alla prima del teatro Alla Scala.

I fatti: come ogni anno il 7 Dicembre 1968, giornata che coincide con il santo patrono del capoluogo lombardo Sant’Ambrogio, si inaugurava la stagione teatrale della Scala di Milano. Il clima nazionale era già tesissimo da alcuni anni in un crescendo di proteste e repressioni. Il movimento studentesco capeggiato da Mario Capanna, si raduna inaspettatamente nelle vicinanze delle scale principali ove la borghesia fra poco sfilerà con tutti gli sfarzi e gli allori del capitale e delle istituzioni. Ai primissimi arrivi, il movimento comincia un fitto lancio di uova marcite, verdura andata a male ed innonda l’aria di fischi ed urla di protesta. La reazione delle forze dell’ordine è lo scontro con le contestatrici e contestatori.

L’obiettivo, chiaramente, non è il teatro di per sé ma ciò che in quel preciso momento rappresentava: il gran galà della borghesia. Quando tutto attorno, in un crescente clima di terrore e paura, le classi operaie, studentesche e popolari soffrivano il caro-vita, l’inflazione galoppante, il deterioramento delle loro condizioni salariali e di diritto in un quadro di assoluta incertezza sociale, economica e politica.

Il fatto fu ripreso dalle più importanti testate giornalistiche internazionali, facendo così il giro del mondo.