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Claudio Varalli
Claudio Varalli

Per non dimenticare il compagno Claudio Varalli, ucciso da mani fasciste a Milano il 16 Aprile 1975. Il giovane compagno, nato a Bollate, stava partecipando alle iniziative del Movimento Studentesco in cui aveva creduto e in cui militava. Durante un volantinaggio e a dei sit-in per protestare sull’emergenza abitativa del capoluogo lombardo, arriva il classico manipolo di provocatori picchiatori fascisti: chi iscritto ai FUAN o chi ad Avanguardia Nazionale. Fra di loro c’è il noto picchiatore milanese Antonio Braggion. La provocazione arriva come arriva la risposta del movimento che inizialmente mette in fuga la fogna nera. Uno di loro, Antonio Braggion, estrae una rivoltella e spara 3 volte. Colpisce Claudio Varalli che morirà sul pavé cittadino. Il giorno successivo, per protesta, fu organizzata una enorme manifestazione dove Giannino Zibecchi, verrà travolto ed ucciso da un camion dell’Arma.

Ad anni di distanza dai fatti di Milano che hanno ahimè coinvolto direttamente Claudio e Giannino, rivediamo il tentativo da parte di faziosi partitelli studenteschi dalle radici nere cercare di legittimarsi come forze “democratiche” nelle scuole e negli atenei italiani. Come allora, ci troverete nei corridoi, nelle piazze, nelle aule perchè il fascismo non sta a scuola. Il fascismo non sta nei corridoi e nei libri, se non come crimine universale.

Per Claudio e per tutte, tutt*, tutti coloro che hanno perso la vita e che ancora oggi lottano centimetro per centimetro contro l’invasione nera, legittimata dalla repressione e da leggi liberticide. Tutte made in Italy.

Cose stampate

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