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Morte Che Guevara
Morte Che Guevara

La morte di Che Guevara, avvenuta alle 13,00 ora boliviana del 9 Ottobre 1967 ad opera di un commando boliviano sotto il controllo della CIA. Morì un uomo, non un ideale internazionale di impressionante impatto. Il comandante, il medico, l’intellettuale e il combattente: interpretava diversi ruoli di un elemento fondante del movimento chiamato rivoluzione. Uno stato delle cose di estrema energia che Ernesto Guevara de la Serna visse fino alle ultime ore nel piccolissimo paesino bolviano La Higuera. Dopo che la radio ufficiale dell’esercito boliviano aveva annunciato la cattura del rivoluzionario Guevara, si era diffusa la notizia che “era stato ucciso in azione” durante uno scontro a fuoco. Del suo manipolo di militanti rivoluzionari nessuna traccia, secondo le prime fonti. L’agente CIA Rodríguez, catturato il Che e rinchiuso in una scuola del paesino, decise per un breve colloquio con lo stesso, dopo una notte in cella, per poi (come si evince da un’intervista al diretto interessato datata 2017 nda.) obbligare il soldato Mario Terán di fucilarlo.

Non lo colpirono in volto ma alle gambe per non sfigurarlo, per farlo riconoscere al mondo.
“Lei è venuto a uccidermi. Stia tranquillo, lei sta per uccidere un uomo” disse al agente CIA quando entrò in cella per l’ultimo colloquio. La fine di un uomo, ma non di un moto rivoluzionario che ha mosso il mondo e ancora lo scuote. Basta saperlo e starlo a sentire.

Evviva il Che! Evviva la rivoluzione! Che la terra ti sia lieve, comandante!
Rosario, 14 giugno 1928 – La Higuera, 9 ottobre 1967

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