In un mondo parallelo, l’aborto dovrebbe essere libero e sicuro per tutte. Invece pare che gli attacchi si stiano moltiplicando a questo già precario diritto che salvaguardia la salute e la libertà delle donne in questo paese. Facciamo un passo per volta. La proposta di Gasparri, politico di lunga data nel emiciclo parlamentare, è quella di modificare l’art. 1 del c.c. in materia di riconoscimento della capacità giuridica del concepito. Questo fondamentale articolo stabilisce che la capacità giuridica si acquisisce nel momento della nascita. Altresì, sempre Gasparri, propone di anticiparla nel atto del concepimento. L’aborto è una scelta libera e libertaria che non deve in alcun modo essere vincolata a giochetti legali e giri di parole. Parole intrise d’odio, macismo, misoginia. L’aborto deve essere libero e sicuro. Punto. Non c’è discussione. E faremo barricate politiche purché venga mantenuto un diritto minimo già del tutto inadatto alle attuali condizioni sociali. Voglio ricordare a tutti coloro che si procrastinano per difendere questa violenza politica-sociale “gaspariana”, che l’obiezione di coscienza in questo paese è allarmante e uccide. L’assenza di consultori, di strutture provoca altra violenza che si delinea in quadro fisico, psicologico e sociale. E uccide. In un mondo parallelo, tutto sarebbe diverso. Tutto.
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