Contro tutte le probabilità, una bomba atomica sganciata il 16 Luglio 1945 per il progetto Manhattan dagli Stati Uniti d’America, era stata d’un tratto portata in vita molte miglia sopra la superficie del deserto nel Nuovo Messico, diventando così la prima a volare nella storia dell’essere umano.
E poiché quella di stare sospesa in aria non è una peculiarità della bomba, l’ordigno di distruzione di massa ebbe ben poco tempo di riflettere sulla propria identità di arma letale, prima di accettare il fatto di non essere che un’ ex-arma letale.
Qui di seguito riportiamo i suoi pensieri dal momento in cui la sua vita incominciò al momento in cui finì.
“Ah…! Cosa succede?”
“Ehm, scusate, chi sono?”
“Ehi?”
“Perché sono qui? Qual è lo scopo della mia vita?”
“Cosa intendo dire con “chi” sono?”
“Calmati ora, controllati… oh, questa è una sensazione interessante… cos’è? È una specie di formicolio nel… nel… be’, immagino sia meglio cominciare a dare dei nomi alle cose, se voglio far progressi in quello che chiamerò mondo… Allora dirò che il formicolio è nel missile.”
“Bene. Ohhh, si sta facendo molto forte. E, ehi, cos’è questo fischio che passa accanto a quella che chiamerò subito testata? Lo chiamerò… lo chiamerò vento! Che sia un nome adatto? Ma sì, per il momento può andare, poi gli troverò un nome migliore quando scoprirò a cosa serve. Dev’essere molto importante questo vento, perché mi sembra che ce ne sia un casino, qua. Ehi! Cos’è questo? Questo… la chiamerò alettone, sì, alettone. Ehi, la posso muovere in qua e la! Wow! Wow! Che bello! Non mi pare che si ottenga un gran che muovendolo, ma poi scoprirò a cosa serve.”
“Dunque… a questo punto sono riuscita a farmi una rappresentazione coerente delle cose, o no?”
“No.”
“Non importa, in fondo è eccitante dover scoprire tante cose, non vedo l’ora di scoprire altre cose, ah! sono stordita dalla voglia di scoprire…”
“O dal vento?”
“Ce n’è davvero moltissimo, di vento, vero?”
“E wow! Ehi! Cos’è quella cosa che mi viene incontro a tutta velocità? È così grande, uniforme, rotondeggiante che ha bisogno di un bel nome sonante come… come… come suolo! Sì! suolo! Ah-ha! ”
“Chissà se diventeremo amici. CIAO SUOLO!”
Quel giorno fu creato l’incubo americano. Il suo nome in codice era Trinity e nella sua pancia trasportava plutonio. La detonazione generò un’energia di 19-21 chilotoni, pari cioè a quella di 19000-21000 tonnellate di tritolo. Qualche mese più tardi, una bomba identica per tecnologia e per letalità, fu utilizzata dalle forze armate statunitensi per distruggere il 9 agosto 1945 la città giapponese di Nagasaki.
Fu così inizio all’era delle armi nucleari.
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