Il grande Sionismo

Altro che il grande fratello, qui è il grande Sionismo. L’azienda israeliana Paragon col suo sistema di spionaggio denominato Graphite ha spiato, intercettato, geolocalizzato giornalisti, attivisti e dissidenti politici. Non solo in Italia. Paragon Solution Inc. di proprietà del ex premier sionista Ehud Barak (che stava per vendere recentemente ad una private equity americana per 900 milioni di dollari nda) corre, oggettivamente, al riparo “rescindendo” il contratto di fornitura al governo italiano poco prima dello scoppio del caso.

Graphite, virus spyware, si installava nei dispositivi mobili trasformandoli in veri e propri registratori audio-video, geolocalizzatori e dirottava la messaggistica (anche criptata) verso i loro database. In Italia, per ora, sembrerebbero in sette coloro che son stat* intercettati: giornalisti, fondatori di ONG, attivisti, dissidenti politici.

E mentre il nostro governo si arrocca dietro a note ufficiali “dalla coda di paglia”, è palese quanto le tecnologie di spionaggio sioniste siano sistematiche nel blocco atlantista. Lo stesso quotidiano sionista Haaretz cita che l’agenzia di spionaggio “lavora esclusivamente con entità statali, tra cui l’establishment della sicurezza israeliano e l’Fbi e altri negli Stati Uniti, fornendo loro capacità di hacking”. In Italia “lavora con un’agenzia di polizia e un’organizzazione di intelligence”. 

Altro che “il grande fratello”. Il grande sionista è in onda. Buon spettacolo a tutt*, tutte e tutti.