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Delitto Matteotti
delitto Matteotti

Il 16 Agosto 1926 viene ritrovato mesi dopo il corpo assassinato di Giacomo Matteotti, ucciso da una squadraccia fascista. Il 10 Giugno dello stesso anno attorno alle ore 16,15 Matteotti esce di casa a piedi per dirigersi a Montecitorio. Percorrendo il lungotevere Arnaldo da Brescia, viene intercettato da un gruppo d’individui a bordo di un automezzo.

Lo colpiscono con diversi pugni e calci e lo caricano velocemente su un’auto nera, elegante: una lancia Kappa. Giacomo Matteotti lotta fino all’ultimo respiro, lancia il tesserino da parlamentare fuori dall’auto per lasciare una traccia del passaggio fin tanto che uno dei rapitori fascisti lo accoltella a bordo del automezzo sotto l’ascella e al torace lasciandolo morire lentamente per dissanguamento. La squadraccia con l’ormai cadavere di Giacomo Matteotti sul sedile posteriore, trova un luogo per occultare il cadavere verso sera. Il luogo è la Macchia della Quartarella, un bosco nel comune di Riano a 25 km da Roma.

Utilizzando dei cric seppelliscono il corpo piegandolo in due. Il corpo verrà ritrovato solamente oggi, 16 Agosto 1926 diversi mesi dopo.

Uccisero il suo corpo ma non l’idea. Non la lotta antifascista.
Per non dimenticare mai l’infamia fascista italiana. Per rispondere con rabbia al suo ritorno istituzionalizzato.

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