Fuck you Columbus Day

Oggi ricorre il Columbus Day, commemorazione annuale della scoperta da parte di Cristoforo Colombo delle Americhe istituita proprio in U.S.A.. Il cosiddetto nuovo mondo. Simbolo della avanzata dell’essere umano nei mari e della sua conseguente distruzione di mondi senza tempo. Perché le tali “scoperte” perpetrate in centinaia e centinaia di anni dagli europei sancirono la fine di civiltà, la messa in schiavitù per milioni di persone e la strage di culture, città e di un numero indefinito di vite. Il colonialismo si espanse e prese nuove forme nel corso dei secoli, riverberando ancora oggi sotto forma di supremazia sociale, commerciale e politica. Perchè se la schiavitù fu abolita da un pezzo di carta, nel mondo rimase e rimane. Oh sì, in tutto il mondo sai?. E quindi sì, fuck you Columbus Day. Se oggi c’è da ricordare seriamente qualcosa è l’analisi che ci deve portare tutt* nei confronti del colonialismo. Perché è solamente destrutturalizzando l’essere umano bianco suprematista e razzista che si può arrivare ad un cambiamento generale. Perché è solamente nell’uguaglianza tra i diversi che si trova il non-tutto. Quello splendido imperfetto ed unico non-tutto che fu spazzato via da tre caravelle prima e dalla polvere da sparo poi. Quel giorno la fine del mondo non arrivò da una bomba nucleare, non arrivò da un meteorite o da una epidemia. Arrivò dal mare.