Il 17 Luglio 1944, a Firenze, in Piazza Tasso l’essere umano ha perso, perchè chi scese da quei furgoni non lo era. Non lo poteva essere. Ripercorriamo i fatti.
In un tardo pomeriggio estivo i cittadini del quartiere San Frediano, scendono in strada ed occupano la piazza in protesta contro le politiche fasciste e repressive di Stato. Si tratta in gran parte di anziani, donne e bambini.
All’angolo tra Via Giovanni Villani e Viale Francesco Petrarca, si ferma un furgone militare con al suo interno un manipolo di repubblichini. I boia, aprono il telone del furgonato, scendono e aprono il fuoco sulla folla senza aver ricevuto alcuna provocazione. Il casus belli è la forte matrice antifascista del quartiere fiorentino. Sotto il fuoco fascista muoiono:
- Ivo Poli (di soli otto anni)
- Aldo Arditi
- Igino Bercigli
- Corrado Frittelli
- Umberto Peri
Vengono effettuati nello stesso istante, anche pestaggi e rapimenti. Tante persone scompaiono letteralmente nel nulla. Alcune verranno ritrovate nel 1952, sul greto del fiume Arno, nei pressi del Parco delle Cascine. Morti mediante fucilazione.
La strage è ricordata dal un monumento e da una targa posta all’angolo tra la piazza ed il viale Francesco Petrarca.
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