È morto Satnam Singh, il bracciante indiano che ha subito un’amputazione del braccio da un macchinario agricolo mentre raccoglieva le tue zucchine oppure angurie.
Il fatto: settimana scorsa Satnam Singh, bracciante indiano in Italia con la moglie da tre anni di religione Sikh, durante il suo turno schiavistico nei campi gli viene amputato il braccio da un macchinario trainato da un trattore. Essendo senza “permesso di soggiorno”, senza contratto viene caricato senza braccio e con le gambe schiacciate su un furgone e lasciato da solo davanti a casa seduto su una cassetta di legno per la frutta e la verdura. I vicini lo vedono e chiamano i soccorsi. Viene portato di corsa in ospedale e dopo diverse operazioni, nel pomeriggio di Mercoledì 19 Giugno 2024 muore.
Muore per amputazione, per capitalismo, per razzismo, per sfruttamento, per i padroni. Non per quel macchinario. Quello è solo il mezzo. Il mandante è questo mondo.
Ciao caro Satnam. Scusa per questo mondo che fa schifo e che distrugge anime, vite e speranze. Pagherete caro, pagherete tutto.
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