Donald Trump: la fine del mondo è servita.

Donald Trump: la fine del mondo è servita. Comincia sotto scroscianti applausi sovranisti, populisti e nazi-fascisti la seconda era Donald Trump. Dopo le consuete parate fra saluti romani del caporale Musk, i balli di gruppo esibiti dai Village People sul palco e le passerelle dei peggiori leader destromani mondiali tutti alla corte del capo-padrone il Donald non perde tempo per presentare al mondo la sua ricetta per il crepuscolo e la conseguente fine di ciò che per ora abbiamo sempre conosciuto. Sfruttando anche e soprattutto una fallimentare vecchia presidenza (fatta di guerre qua e là per il mondo, genocidi, crisi energetica ed economica ma anche migratoria etc) si lancia con sette ordini esecutivi immediati: l’uscita degli US dal protocollo di Parigi sul clima, basta smart working per i dipendenti federali, stop al target fissato del 50% di vendita dei veicoli elettrici entro il 2030, via a qualsiasi limiti legali sulle nuovissime A.I., fine dello ius soli, Cuba resta nella lista degli stati sponsor del terrorismo, US fuori dal OMS, via le sanzioni ai coloni sionisti in Cisgiordania, 1500 rivoltosi di Capitol Hill graziati fra cui noti nazi-fascisti come Enrique Tarrio, licenziati alcuni funzionari non allineati al suo Donald pensiero, TikTok sano e salvo in US ed infine la dichiarazione d’emergenza nazionale al confine con il Messico permettendo così ai soldati americani di “proteggere” i “sacri confini dell’aquila” a suon di pallottole e soprusi di ogni genere.

La ricetta per la fine del mondo è servita.
Buon appetito a tutt*, tutte e tutti.