Dalla parte della Palestina, dalla parte giusta della storia.

Dalla parte della Palestina, dalla parte giusta della storia. Arriviamo al anniversario del nuovo, ennesimo conflitto nell’area con i soliti noti protagonisti. Da una parte un popolo millenario che lotta per la sua terra, per le sue città e strade, per le vite di chi nasce in quella parte del mondo. Certamente con le sue contraddizioni, chiaro. Ma quale popolo non ne ha? Dall’altra le forze colonialiste, imperialiste e capitalistiche forti del loro suprematismo bianco pronte a sguinzagliare con pretesti “dalla gambe cortissime” missili, eserciti, massacri, genocidi, deportazioni ai danni dei primi.

Ad un anno la situazione è drammaticamente peggiorata su tutti i punti di vista: oltre al dinamico ampliamento del conflitto sotto la regia sionista, che trascina Yemen, Libano e Iran nel baratro del conflitto a campo aperto ci ritroviamo con più di 42000 vittime accertate in Palestina, altre migliaia in Libano e siamo solo all’inizio. Sì perchè pare che la macchina della guerra non si vuole in alcun modo fermare: troppi soldi, troppo potere in gioco, troppi succulenti territori da conquistare. Fondamentale per loro ribadire l’egemonia dell’area medio-orientale.

E sotto le bombe le vite vengono spazzate via mentre qualcuno in qualche grattacielo guarda il suo conto corrente gonfiarsi per le forniture di giocattolini di morte. E sotto le bombe le città vengono rase al suolo mentre qualcuno in qualche palazzo governativo applica leggi da “clima di guerra” con DDL Sicurezza e andando ad erodere i già precari diritti conquistati in anni ed anni di lotte e battaglie sociali. E sotto le bombe l’invasore avanza.

Qui si scrive la storia. Ne parleranno. Io ho scelto da che parte stare, senza se e senza ma. Con coscienza, guardatevi allo specchio miei cari democratici popolari. Troverete il colpevole di tutto questo.

Tempo fa, poco dopo il 07 Ottobre 2023, ho ripercorso a livello storico le ragioni con nomi, date e fatti il conflitto Israele Palestina