Il 22 Ottobre 2009, Stefano Cucchi era rinchiuso da qualche parte a Roma. Quando improvvisamente sotto gli occhi delle divisa di Stato, morì. Nel lunghissimo e tergiversato iter giudiziario che ne seguì, mille furono le accuse rivolte al fato, ma la migliore fu una scala assassina che a colpi di gradino aveva ucciso il ragazzo, inerme.
Una chiara giustificazione di Stato. Non c’è nulla da aggiungere se non che ovviamente, anche in una Questura senza scale e finestre (Mi viene in mente Pinelli), si continuerebbe a morire, purtroppo.